mercoledì 29 dicembre 2010

giovedì 23 dicembre 2010

Da moltiplicare per cinque...




In ogni caso preferisco i cinque inconsapevoli vandali… che ne sanno loro del santonatal?
Loro, Teo e me e Tullix con i suoi Tre e Zazie, vi auguriamo di stare sereni, di fare il pieno di tranquillità che poi la bagarre ripiglia……….ciao

lunedì 20 dicembre 2010

Domande epocali in cucina

Ore 20 cucina di casa mia: io osservo e valuto i carciofi per la nostra pasta, al mio fianco il maritomeraviglioso prepara la pappa di Teo.
E' assorto, lui pesa tutto, le verdure, la carne, l'aglio, il sale…e mi chiede a tradimento: ma sai che non riesco a comprendere come ha fatto uno come Gasparri ad arrivare fin lì ( carica istituzionale).
Io rispondo saputa e piccata: ma allora Scilipoti e tutti gli altri mentecatti ? E lui: si ma Gasparri…questo ha una carica importante, dice cazzate su cazzate a tutte le ore, e va bene non è l'unico, come ha fatto ad arrivare?
Non so che rispondere, in effetti Gasparri è uno di cui non si conoscono talenti, nè nascosti nè palesi.
Che rispondo al mio tenero marito?

domenica 19 dicembre 2010

THERE ARE SO MANY SPECIAL PEOPLE IN THE WORLD,piume delle mie piume


Il video è un po' consumato ma non importa.
Continuo ad essere stregata, ammaliata da questi due grandissimi, e son passati anni…:

domenica 12 dicembre 2010

Cina, la rivolta delle seggiole scacco alla censura sul Nobel



Forza! La storia è fatta anche di piccole cose, piccole mica tanto… sono felice di aver letto questo articolo, dormirò meglio stanotte.



GIAMPAOLO VISETTI - la Repubblica Domenica 12 Dicembre 2010 08:14 -
Centinaia di sedie, vuote come quella di Oslo, lasciate per strada come forma di sostegno a Liu
PECHINO - Anche una sedia può discretamente dissentire. Se è vuota può addirittura opporsi, e molto. È l ́effetto-Liu sulla Cina. Centinaia di sedie vuote, vecchie, rotte e davvero quasi tutte unte come quelle che si offrono in cella, sono apparse da ieri notte fuori dalle case, allineate lungo le strade come un esercito silenzioso e disarmato. Dopo qualche ora di stupore anche la polizia ha compreso di sfilare davanti alle sedie vuote di un dissenso cinese che credeva defunto, costretto a nascondersi come un sorcio zoppo, o chiuso in gabbiaL ́esposizione prodigiosa era ispirata dalla sedia vuota che venerdì ha ritirato il Nobel inconsegnabile di Oslo. Era per Liu Xiaobo, a cui è stata negata la felicità di toccare con le mani il ricordo che voleva dedicare alle anime morte di piazza Tiananmen.
Le sedie vuote cinesi erano però anche un inaudito rimprovero popolare: un modo per dire al governo, con educazione orientale, che una parte di questa grande nazione si è vergognata, sentendosi infine più vicina ad un uomo solo che è stata indotta a disprezzare, piuttosto che dalla parte delle certezze eccessive di un apparato dubbioso che è consigliabile temere. A Pechino, Shanghai, Hong Kong, Guangzhou e Shenzhen sono iniziati così gli arresti delle minacciose sedie vuote. Dissidenti, attivisti, amici e parenti anche di chi osa dichiararsi non del tutto entusiasta, a piede libero non ne restano più.
Poliziotti di quartiere e "volontari socialisti" sono stati dunque impegnati fino al tramonto nella complessa retata delle seggiole dedicate al signor Liu. Questi sgangherati simboli della resistenza sono stati esposti anche lontano dalle metropoli, nelle città e nei villaggi. Qualcuno ha acceso sulla seduta una candela, ha steso un fiore, lasciato un biglietto, o deposto un biscotto.
La rivolta delle sedie vuote ha spaventato il partito quando è parsa dilagare nelle università. In quattro facoltà le lezioni sono state sospese per due ore e le sedie trovate nei cortili sono state rimosse. In diversi ristoranti, tavoli di gruppo erano prenotati con un posto in più, lasciato libero. Nel centro di Pechino le sedie sequestrate, sollevate come delinquenti, sono state gettate dentro furgoni grigi per sparire come avviene a chi protesta. La grande retata mobiliare si è conclusa con il buio ed è stata condotta con discrezione.
Ufficialmente la polizia ha «accelerato lo sgombero di edifici da ristrutturare». I proprietari delle sedie hanno spiegato di essersi solo liberati «di roba che non ci stava più». Alle forze di sicurezza sono saltati i nervi perché nemmeno in Cina esporre una sedia fuori di casa, o abbandonarla su un marciapiede, è un reato. Nessun arresto è stato eseguito e gli scranni sono spariti perché «intralciavano la circolazione». Il potere è stato però colpito più dalla protesta delle sue sedie che dalla testimonianza di quella di Oslo.
Due giorni fa aveva spaventato con la perfezione di censura e propaganda. Nessuno ha potuto ritirare il premio, non una voce s ́è alzata in patria per ringraziare Liu Xiaobo e un vortice di accuse ha travolto Nobel e Usa. La falla aperta nella rete del controllo sociale ha rivelato invece una fragilità inattesa, confermando che ormai è il web la prima leva del cambiamento. È stato il tam-tam online, aggirando i filtri del regime, a lanciare la beffa delle sedie e a invitare ad esporle quanti nel mondo amano sentirsi liberi. Due immagini diffuse sul Twitter made in China hanno mostrato una bandiera cinese con gli auguri a Liu Xiaobo, appesa all ́università
di Changsha, nello Hunnan. Gli hacker di Stato l ́hanno subito distrutta, ma tra gli internauti ormai la sfida era partita e la Rete s ́è riempita di inni: «Nessuno può fermare la sedia vuota»,
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Cina, la rivolta delle seggiole scacco alla censura sul Nobel
Fonte: GIAMPAOLO VISETTI - la Repubblica Domenica 12 Dicembre 2010 08:14 -
o «Liu oggi è diventato il nostro leader». Microblog hanno rilanciato una poesia della dinastia Tang sul dolore dell ́assenza di un fratello nel giorno della festa e l ́esposizione delle sedie per Liu, reali e virtuali, è scoppiata. È presto per capire se è tanto o poco, ma il dopo - Nobel inquieta. Pechino non sa come uscire dalla detenzione di Liu Xiaobo, di sua moglie e dei dissidenti arrestati all ́annuncio del premio. Il resto del mondo è nell ́imbarazzo di riprendere come nulla fosse gli affari vitali con un
regime che ha mostrato un profilo terrorizzante e sempre più di successo. Il signor Liu, come noi, è sospeso sopra l ́incerto confronto tra i due campi definiti dallo storico Nobel 2010: una sedia vuota, o la cyberguerra delle dottrine.




giovedì 9 dicembre 2010

Amor de loca juventud




Volevo i Primal Scream con Kate Moss, ma il video non era disponibile,ach!
Some velvet morning, per svegliarsi non c'è di meglio……
Questa è deliziosa assai.

martedì 7 dicembre 2010

Sarah Palin shoots and kills a caribou: ecco uno dei perchè

Ed eccola in azione, e che azione! Ripugnante e infame è.

SARAH PALIN è UNA GRANDISSIMA

figlia di puttana, stronza malefica, caccola del genere umano, ignobile essere schifosissimo.
Pare che sia una donna, ma è solo un ammasso di cellule marce.
Per adesso può bastare.

lunedì 6 dicembre 2010

BELLI CAPELLI, I MIEI

Sono una donna fortunata, ho capelli belli, folti, sani senza far nulla, di un bel colore assolutamente naturale. Ricci senza crespo, i parrucchieri mi dicono che "ho un capitale in testa" e a sentire il piacere che hanno nel maneggiarli deve essere vero; sono una leona, ho la criniera paradigmatica e ineluttabile.
Erano belli lunghi e boccoluti, ma il 15 di agosto, sapendo molto bene ciò che facevo, li ho tagliati a cazzo con le forbici Ikea, quelle grandi con l'impugnatura rossa.
Avevo dentro un dolore così grande e così senza sbocco che mettermi davanti alla specchio del bagno e levare, levare, farmi un male innocuo ma significativo mi ha permesso di andare avanti, il mattino dopo che avevo la responsabilità di esserci per un marito meraviglioso e per il cane assassino e per gli altri 5 mici.
In qualche modo è passata, anche la mia capigliatura sta meglio, sono passata da "febbre tifoide" a "carciofino" che è una definizione tenerissima, affettuosa di un mio amico compagno di nuoto (Rari Nantes, eh) che a fine vasca mi tirava su per i gomiti dicendo " carciofino, ti metto sott'olio e poi ti mangio".

mi
Metto due foto di stasera, cosi' per ricordarmi tra qualche anno com'ero e magari riderci su, cosa che al momento non riesce.

sabato 4 dicembre 2010

Questa firma è importante

forse la più significativa, la più portatrice sana di positività e anche l'unico modo per far sentire la nostra opinione, gli altri sarebbero cruenti e ci si ritorcerebbero contro.
Metto qui la copertina de l'Unità, ma lascio il banner a lato, c'è anche nel Diario.

IN TANTI….

Scialli e scialletti

,
Corallina sta bene con il tweed verde del Saroyan,
l'inquietante micia di legno, che non ha le unghie, indossa una sciarpa, stola, non so come chiamarla, che ho copiato QUI, un sito fantastico che era stato segnalato mesi fa da questo blog, altrettanto fantastico.

Questo è già stato regalato a una bambina che lo voleva "coi fiori blu": le è piaciuto talmente tanto che dopo averlo messo per tutto l'autunno continua a portarlo sopra il piumino, per fortuna lo avevo fatto abbondante…

mercoledì 24 novembre 2010

Ten Stitch Blanket molto langarola



Questa estate stavo facendo le prove per uno scialle che mi piaceva perchè sembrava una sciarpa, era QUESTO, ed ero lì tranquilla a fare il solito mini sciallino campione che poi lo mette un orso dei miei, ed ecco che Nora viene su a portarmi fagiolini e pomodori. Nora ha 82 anni e ha sempre voglia di "fare due parole", quindi guarda i miei gomitoli e mi di dice: "cosa vuoi fare?"; io glielo spiego, lei guarda il disegno e senza esitazione mi dice: "ah, guarda un po' che quel tondo lo devi fare con i cugni".
I cugni? Capisco che intende i ferri accorciati (evito wrap and turn…) e la lascio fare.
In quattro mosse mi fa vedere come fare, in due parole mi spiega che quella roba lei l'ha sempre usata per fare le calze, per fare le gonnelline per le sue bimbe, per fare le copertine e le sciarpe, perchè con quel sistema se la lana era scarsa "si regolava meglio", per recuperare centrini dal bordo consumato...Se ci fosse stata la rete quando Nora faceva tutto ciò sarebbe diventata famosa, ma lei non scriveva nulla, forse qualche piccolo calcolo su pezzetti di carta...
Ero contentissima, avere una maestra tutta per me…mi avrebbe aiutata a fare lo snow flake e io avrei ricambiato con un mare di "due parole".
Poi è morto Micio Rocco, e io non ho più avuto voglia di nulla per lungo tempo, non avessi avuto un ospite da accudire con affetto non avrei nemmeno cucinato, ho messo via ferri e lane e aspettato che passasse.
Adesso, che sto un pochino meglio riprendo a fare le solite cose, anche il tricottaggio (con buona pace della mamma), e mi sono ricordata della copertina, "che la fai grande fin quando hai lana e sempre con poche maglie sul ferro". Le ho telefonato, mi ha spiegato, ho cercato in rete.. ed eccola la copertina, trovata su Raverly.
Mi fa impazzire che dall'altra parte del mondo un'altra donna più acculturata, più fortunata, Elisabeth Zimmermann, ne facesse una uguale e la descrivesse in un libro,.
Questa che faccio però, per me è e resta la copertina di Nora, facilissima, divertente nell'esecuzione, di grande soddisfazione .
Appena ho tempo la spiego, non stanotte che sono stanchissima.

Questa vignetta la metto, è troppo carina.

lunedì 15 novembre 2010

quell'acqua cheta di fabiofazio…e ben altro che non c'entra nulla...

...ha messo assieme un programma che resterà nella storia della televisione; me lo sono goduto fino all'ultima inquadratura senza annoiarmi mai, stregata da Saviano, stregata e sinceramente interessata persino dal non elenco di Fini.
Già, l'elenco...non so se l'idea di questo fil rouge sia dovuto al libro di Eco, Vertigine della lista, certo è che fare la lista, l'elenco, è un modo fantastico per mettere in ordine, per visualizzare in maniera razionale le poche cose che il caos di questo periodo ci lascia in testa; all'inizio sembra siano poche poi a mano a mano salta fuori di tutto e diventa un esercizio liberatorio che produce idee e magari speranze: di sicuro (almeno a me capita) si respira meglio dopo averlo scritto o pensato, l'elenco.
Mi sono sentita piccola davanti alla grandezza del papà di Eluana, della moglie di Welby, mi sono commossa ascoltando il figlio di De Andrè che sembra lui, che ha la voce uguale, meno sporca forse, è normale, è suo figlio, non credo lo faccia apposta, ci vuole fegato e coraggio a sfidare i soliti pettegoli che sostengono che lui non sa essere se stesso, mava', va'.
Ho letto che Cicchitto è stato molto critico, ma in fondo che ci frega di Cicchitto e soprattutto chi è Cicchitto? Tsè.


Non riesco a dormire accidentaccio, domani debbo andare dalla mia oculista e non trovo le cartelle vecchie; non è cosa da poco, lei è rigorosissima e molto incazzosa se ti presenti (anche se ti conosce da anni) senza, capace che ti sgrida feroce, che ti accusi di essere poco attenta alla tua salute, che lei mica può fare tutto (secondo me a 200 euro a visita si potrebbe comperare un qualsiasi picì del cavolo dove mettere le cartelle dei pazienti e lasciarmi in pace). Le porterò la giustifica di mio marito: "Vostra Maestà Dottora, perdoni la mia signora, è una casinara infernale e perde qualsiasi cosa ma le assicuro che è veramente molto dispiaciuta e che soprattutto gli occhiali vecchi non vanno più bene, faccia le prove del caso che io mi sono stufato di leggerle le etichette di qualsiasi cosa compri. Grazie."
Intanto non dormo per l'ansia di affrontarla, potrei anche mandarla a cagare una volta per tutte, ma accidenti è una bravissima…
Per la cronaca le cartelle sono solo tre, potrebbe memorizzarle no?


Mentre cercavo ho acceso la tivu, sia mai mi desse l'ispirazione del nascondiglio: c'era un film francese degli anni '90 assolutamente perdibile, però la tipa della scena aveva addosso il mio pigiama. Cazzo, proprio il mio, rosso con le more e i ribes, di Princess Tam Tam, con i bordini indaco, bello, bello...
Porto un pigiama da così tanti anni? E' perfetto, ha ancora tutti i bottoni e non è liso, vabbè ne ho un sacco di altri, e poi i pigiami mica li consumi come i vestiti, mica ci vai in metropolitana o al cinema…
Ho deciso che sono lusingata di avere un pigiama da "cinematografo" e vado a dormire contenta.

domenica 7 novembre 2010

LAVORI IN CORSO

debbo fare il punto, mettere ordine e capire come finire tutti questi lavori iniziati questa estate (sciaguratissima estate)

Questo è un Damson Kenzo style, ho una gonna di Kenzo che mi piace un sacco e ha questi colori; debbo finirlo, ci metto su delle rose e delle foglie fatte con l'uncinetto, e…me ne mancano ancora almeno 5, uffa!


Il golfino "strano", mancano le maniche, ma ho dimenticato i circolari da 40cm alla capanna, ho provato a usare quelli da 60 ma il magic loop mi piace solo nei lavori piccoli, fare giravolte e riverenze con tutto un golfino rettangolare che giravolta pure lui... no, aspetto il recupero degli attrezzi giusti, tanto mi serviranno anche per questo:
un maglione in tweed bello calduccio e rustico il giusto, amo moltissimo questo tipo di filati oltretutto sono molto "perdonanti"in caso di lavorazione irregolare e hanno colori bellissimi: quardate qui
L'ho lavorato partendo dal collo ( top down) quindi nessuna cucitura, wow!
Passerò dicembre a fare maniche, noiosissime da fare…strauffa!

Trecce double face

rovescio
diritto
Ho avviato altre 5 maglie ai due lati per creare il bordo, su ferri 5 e mezzo per un totale di 50 maglie. La lana è una merino doppiata con un filo di seta troppo sottile per la mia pazienza.
Ecco come si fa:

Avviate 40 maglie come preferite
Dal 1° al 4° ferro lavorate coste 2-2 iniziando con due diritti
5° ferro: 2 diritti, due rovesci, mettete le seguenti 4 maglie sul ferretto da treccia sul davanti del lavoro, lavorate ancora 2 diritti e 2 rovesci, ora lavorate le 4 maglie sul ferretto rispettando sempre la sequenza di diritti e rovesci, ancora 2 dir. e 2 rov., e così fino ad avere 3 torsioni
(trecce), finite con altri 2 dir. e due rov.

Riprendete a lavorare a coste 2-2 per altri 5 ferri.
Tutto qui, semplice no?
Naturalmente nessuno vieta di avviare più maglie, io faccio una sciarpa, ma chi volesse una stola…e nessuno vieta di fare trecce più lunghe lasciando tra una torsione l'altra anche 10 ferri, è solo questione di gusto personale.
Siccome mi conosco e so che mi annoierò moltissimo a fare sempre lo stesso punto sto pensando di lavorare a punto riso le coste che separano le trecce, e magari fare qualche variazione anche al bordo che per il momento è a legaccio
La misura? 28 cm larghezza, lunghezza non so ancora.

mercoledì 3 novembre 2010

Geniale: trecce reversibili!

trecce reversibilil, trovata per puro caso questa piccola meraviglia, per me novità assoluta, per altri magari no; io la passo comunque.
Finalmente le sciarpe, i moebius con le trecce! Mai più quel brutto lato b che rovinava l'armonia del lavoro.
Il pattern è in francese, ma è veramente molto comprensibile, in ogni caso metterò la traduzione più tardi.

sabato 30 ottobre 2010

RUBY, FIORE SELVAGGIO





Ruby, fiore selvaggio (Ruby Gentry) è un film del 1952 di King Vidor, interpretato da Jennifer Jones, Charlton Heston e Karl Malden. Jennifer Jones era già stata diretta nel 1946 da King Vidor in Duello al sole (Duel in the sun), film western intriso di rovente erotismo non epidermico. L'attrice (1919-2009), divenuta nel 1949 moglie del produttore hollywoodiano David O. Selznick, aveva già interpretato, tra gli altri, Bernadette (The Song of Bernadette) di Henry King, 1943, per continuare con altri film notevoli quali Fra le tue braccia (Cluny Brown) di Ernst Lubitsch, 1946, Il ritratto di Jennie (Portrait of Jennie) di William Dieterle, 1948, Stanotte sorgerà il sole (We were strangers) di John Huston, 1949, La volpe (Gone to Earth) di Michael Powell ed Emeric Pressburger, 1950, Gli occhi che non sorrisero (Carrie) di William Wyler, 1952, Stazione Termini di Vittorio De Sica, 1953, L'amore è una cosa meravigliosa (Love is a Many-Splendored Thing) di Henry King, 1955, Addio alle armi (A Farewell to Arms) di Charles Vidor, 1957 e Tenera è la notte (Tender is the night) di Henry King, 1962.
Come si può vedere anche dal fotogramma seguente, tratto da Ruby, fiore selvaggio, Jennifer Jones riusciva (perfino in Bernadette) a esprimere un erotismo raffinatamente perturbante solo con un movimento di sopracciglia e senza bisogno di bocche rosse, push-up e scosciamenti

assortiti. Ma, si sa, altri tempi e altra classe.
La procace adolescente Ruby Rubacuori (sicuramente non il mio), pixellata a destra nella fotografia, ha invece dalla sua l'età (quella che si definisce "bellezza dell'asino") e la maleducazione sessuale di una parte non piccola degli italiani - bloccati alla fase orale - che

confondono l'ipertrofia delle ghiandole mammarie con il sex appeal e la curiosità di scoprire cosa c'è sotto le mutandine (ma cosa volete che ci sia, più o meno sempre la stessa roba...) con lo spirito libertino. E' anche per questo che il noto SB risulta così (per fortuna ora in calo) popolare.
Gli altri due soggetti nella foto sono, a sinistra, il mitico Lele Mora che, nel tentativo di consolarsi per le note sofferenze amorose inflittegli da Fabrizio Maria Corona (uno col quale può accoppiarsi - giusto per equivoco da scarsa conoscenza della lingua - una straniera come Belen Rodriguez), tenta di approfittare del nonnetto Emilio Fede (classe 1931) (al centro) sull'orlo di una crisi di decrepitezza, fatto uscire di soppiatto da qualche gerontocomio senza che avesse neanche il tempo di truccarsi in tono col maglioncino fucsia fashion (ovvero ciliegia hollywood).
Ahimè, questo è il Paese in cui ci tocca vivere, speriamo ancora per poco. Non nel senso che mi auguro ci estinguiamo presto, ma...insomma ci siamo capiti. Intanto per consolarci possiamo riflettere sulla transitorietà delle fortune umane, magari ammirando la riproduzione della nota tela di Eugene Delacroix La morte di Sardanapalo (1827, ora al Musée du Louvre, Parigi). Sardanapalo o Assurbanipal (668-631 a.C.) fu l'ultimo re degli Assiri: di lui si racconta (ma pare fossero calunnie messe in giro dalla sinistra di allora) che conducesse vita estremamente dissoluta "chiuso nel suo palazzo di Ninive, pare sempre rinserrato all'interno di un nutrito gineceo con un numero ragguardevole di ospiti" (Wikipedia). Di lui parla anche Dante, nel canto XV del Paradiso, vv 107-108:

non v'era giunto ancor Sardanapalo
a mostrar ciò che 'n camera si puote.

Il quadro rappresenta il momento in cui Sardanapalo, adagiato sul fatidico lettone-pira, assiste all'uccisione delle sue concubine prima di perire bruciato.
Sic transit gloria immundi...


lunedì 18 ottobre 2010

che fatica

son tornata da giorni ma non ho scritto un rigo da nessuna parte, nemmeno le note della spesa,non ho telefonato al falegname che qui c'è un lavoro da finire,non ho fatto nulla dormo poco mangio poco, tiro avanti alla meno peggio,So che non è normale ma non riesco a fare diverso so che passerà ma stavolta ci vuole più tempo,stavolta è stato un botto, Passerà.

lunedì 20 settembre 2010

il calore di quei 5 giorni

Siamo in "calore" 5 giorni al mese, gli assorbenti pinco minchioni ce lo levano. Evviva.
Ci pisciamo addosso negli ascensori, abbiamo dentiere, la cellulite, la stitichezza, rughe a schiovere, il prurito intimo e adesso pure il calore. Sarà, ma siamo sempre le meglio e questi creativi (sospetto fortemente anche dei clienti) debbono solo leccarci i piedi*, visto che con questi mezzucci da imbonitore di fiera del far west ci campano; certo, la classe latita, ma…


* mancano i calli, stronzetti.

sabato 18 settembre 2010

CI FA, LA GELMINI CI FA DI BRUTTO


Cortina d'Ampezzo, 18 set. (Adnkronos) - "Il governo Berlusconi non è nato per tirare a campare". Lo ha sottolineato il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini al convegno del Pdl del Veneto. E sulla scuola la Gelmini ha detto "anche quest'anno l'anno scolastico si avvia con tante critiche e contestazioni che io rispetto, ma io dico a Bersani e alla sinistra che noi andiamo avanti. Questo governo non è stato eletto per tirare a campare, ma anche per dare un'opportunità, una speranza per i giovani. Occorre modificare quei meccanismi che hanno mandato la nostra scuola in fondo alle classifiche mondiali. Dobbiamo premiare il merito per una scuola di qualità".
Quindi il ministro dell'Istruzione è tornata sul fronte del governo "anche se i giornali danno grandi spazi ai cambiamenti della politica, vi assicuro che il nostro governo è unito e abituato a fare un gioco di squadra. Dall'inizio della legislatura sentiamo parlare dei tagli, ma non credo che avremmo fatto un buon servizio all'Italia e ai nostri giovani se ci fossimo trovati nelle stesse condizioni della Grecia. Ciascuno nel governo si è assunto la propria dose di responsabilità".

Per cosa è nato il governo Berlusconi lo abbiamo capito, sul tirare a campare siamo già a buon punto, visto che dobbiamo sopravvivere, non vivere.
Dieci anni per vedere gli effetti positivi della più idiota riforma scolastica di tutti i tempi? Ma vaffanculo, va'.




giovedì 9 settembre 2010

NOSTALGIA CANAGLIA


Per fortuna che Silvio c'è... a ricordarci di tanto in tanto che esistevano (e forse ancora esistono, sotto mentite e subdole spoglie) i comunisti cattivi che, oltre a pessime abitudini alimentari, avevano anche questa ossessione di portare i cavalli ad abbeverarsi alla fontana di Piazza San Pietro, come se non ci fossero un mucchio di fontanelle in giro.
Io, per quanto mi riguarda e come suggerito dal mio amico Pier Paolo che mi ha inviato l'immagine, non sono più in grado di portarmi il piede alla bocca: sarò diventato socialdemocratico?

lunedì 2 agosto 2010

la belva mamma (la mia)

stasera mi ha chiamata ed era piuttosto alterata, ha iniziato alla sua maniera:
- ancora mal di schiena?
- sì, un poco
- eccerto stai delle ore a fare la maglia, ma a che ti serve? ma comprati quello che vuoi, ti posso ricordare come ti ho tirata su? danza nuoto scherma tennis equitazione, e tu adesso ti rovini con quelle grandissime stupidaggini (veramente ha detto minchiate), hai necessità di qualcosa da metterti? e santo cielo ma comprati quello che vuoi! Smettila! Ti verrà anche il tunnel carpale, la scoliosi e IL CULO GROSSO!
- Mamma, mi rilassa, e poi è divertente e poi magari vuoi una sciarpina di un certo colore e non la trovi nei negozi
- Storie! Da Emerson, da Olympic c'è di tutto, il fatto è che non avete più coscienza voi ragazze, o fare le veline o fate le beghine!!! Mi meraviglio di te, e poi se c'è una cosa stupida e scomoda è lo scialle, prova a correre con quel coso, ti si impiglia in tutto, gli anelli lo distruggono e i tuoi gatti? se li mangiano e fanno bene! Rilassati in altri modi, leggi, dormi, guarda le stelle, telefonami più spesso!
- Mamma faccio sciarpette, cose semplici…
- Ma piantala! Hai circa 500 pashmine
- Sai ma' in rete ci sono un mucchio di cose carine, soprattutto dall'America…
- (Urlo ferino) certo l'America... a parte poche città il resto è campagna, zone rurali, che credi, i film li vedo anch'io, e posso ricordarti quanto sia endemica la loro obesità? Fammi il favore smetti, lo dirò anche a Renato, per quel che vale, quell'uomo non ti impedisce mai nulla, e DOVREBBE.
- Col cavolo mamma, io faccio quello che voglio e lo sai.
- Allora non venirti mai a lamentare
- NO, ciao, è stato un piacere sentirti.


Ci ripenso e non ha tutti i torti la mamma belva.

sabato 31 luglio 2010

ultimi lavori a maglia

Scialle della mamma in attesa della tintura
Saroyan per un'amica
Il Damson in purissima seta, 100 grammi per l'esattezza

Alla capanna non ho internet e nemmeno il digitale terrestre *… quando fa troppo caldo per il giardino sto in casa e tricotto, oh se tricotto!
Tra pochi giorni saranno pronte le bacche di sambuco, le userò per tingere lo scialle modello "che noia, facciamo qualche buco"che mi ha insegnato mia mamma anni fa. Le ho dovuto telefonare perché non ricordavo bene la storia dei buchetti, è stata lapidaria: sai contare no? quando cominci a non poterne più dividi in due le maglie tra gli aumenti centrali e laterali e fai due assieme e una gettata, tutto allineato. Chiarissimo no?
Il Damson…la pura seta scivolava da tutte le parti, finirlo è stato una faticaccia, però mi piace il risultato e poi sta in un pugno, occupa pochissimo spazio in borsa, devo solo salvarlo da 48 unghie ben affilate.
Il Saroyan è una delizia, ne farò uno per me prima o poi; poi, che adesso mi sono stufata di tutto questo tricottare, ho voglia di muovermi, in effetti fare la maglia obbliga a stare ferme e non fa affatto bene soprattutto alle chiappe.

* Per avere l'uno e l'altro dovrei abbattere un monte; siccome non faccio parte del governo nemmeno come velina aggiunta, mi tengo il disagio continuando a pagare i canoni. Contribuisco con le mie tasse a pagare ciglia finte e protesi alle ministre, vuoi mettere?

venerdì 23 luglio 2010

due e io

Nina in tegame

Emma aspirante hacker



e una perplessa me.
Buone vacanze

quattro

Martina la bella

Corallina la devastatrice di sedie

Lola sul comò

Rocco lungimirante

Questo post è un flashback di quello precedente. Ci piace destrutturare la narrazione.

Vediamo se...



Avete cliccato?

mercoledì 7 luglio 2010

INNOCUE ATTIVITA' FEMMINILI APOLITICHE ai ferri


Svolte percependo più caldo del previsto alla capanna, dove la temperatura esterna percepita dalle margherite era troppa anche per me.

Nella seconda foto in alto, a sinistra c'è uno scialle per Salvatore, un orso Ikea che ha sempre freddo, era il campione del damson; sempre nella stessa foto in verdino una campionatura del Dianna che ho provato a fare con un filo di mohair Royal per poi capire che non voglio morire giovane per uno scialletto…
Nella prima invece c'è un lavoro che con grandissima soddisfazione mi libererà di tutti i gomitoli randagi, di tutti gli avanzi accumulati, di tutti i gomitoli regalati "spero di farti piacere, tu sai che farne, vero?"
Di questo lavoro la cosa fantastica è che non si cuce nulla, l'unica noia è affrancare i fili, una bazzecola…
Viene bene, è veloce, sto pensando di replicarlo (se la dea mi assiste) in monocromia, tutto biscotto caramello panna ghiaccio…Intanto finisco questo, poi vediamo.


venerdì 2 luglio 2010

liquefatta, o sfatta secondo i punti di vista.

La città mi uccide (certo sarebbe stato più elegante "Londra mi uccide", vero Tullix? ), stare davanti al 27 pollici dell'iMac non mi abbronza e ho tutti i pensieri molli come caramelle mou lasciate in macchina .
Sono anche incazzata, avvilita e demotivata. Tutto non va...Oggi però ho sentito dire a mia madre che parlava con i postumi di una anestesia tronculare "ipotizzata" al posto di ipnotizzata, e ho deciso che mi piace questo termine, voglio farmi ipotizzare anche io, si mi piace essere IPOTIZZATA.
Domani torno allo stato solido, la capanna offre escursioni termiche notevoli; domani sera avrò il gorfino e dormirò con il pigiamino, mica nuda come ora.

Ma non sarebbe un'ideona lo schermo UVA a comando? mando una mail a Steve…

mercoledì 30 giugno 2010

la sera alla capanna,sferruzzo volentieri

ho iniziato questo: una copertina che a guardala ora in città mi viene caldo solo a postare la foto..

Avevo modificato le misure, la volevo rettangolare, avevo appena montato il bordo, 4 anellini ai 4 angoli e calcolato le ripetizioni...
Poi qualcuno mi ha chiamata e ho abbandonato il lavoro sul tavolo. Ho trovato la maglia legaccio trasformata in punto pelliccia, gli anelletti rosicchiati con accuratezza…persino the marit era sconvolto, mi ha detto: devi rifare tutto? oh povera torda………
Ho aggiustato la parte centrale, ho disfatto il bordo (erano taaante maglie), ho destinato ai nidi per gli uccellini il gomitolo rosso, quel che ne restava, ho preso un uncinetto e un sacchetto robusto per le pause e il risultato è questo.
Mi è rimasta la voglia di quel bordo, magari lo utilizzo per qualcosa di cotone, sto pensando a una maglietta un po' buffa e sto campionando, vedremo che viene fuori.
Morale: blindare il lavoro anche se vi chiamano i pompieri, la prontezza è tutto in caso di gatti vaganti abituati al morbido. Accidenti!
P.S. non ho lavato e stirato, prima debbo pensare a come coprire i buchi nella parte centrale: i soliti fiori? qualche foglietta? Adesso sorrido (quasi) ma ero veramente demoralizzata.
P.P.S.Il nuovo bordo me lo sono inventato a mano a mano, ma è semplicissimo, proprio una roba facile facile.

domenica 27 giugno 2010

LA BELLA E LA BESTIA















Quella di sinistra è Zazie, chiamata così in onore di Raymond Queneau e del suo romanzo Zazie nel metro (1959) e in onore di Louis Malle e del film che ne ha tratto nel 1960. Zazie sta con me da 6 anni e non so quasi nulla della sua vita precedente, se non che non deve essere stata molto felice. Viene da un canile-lager di Rieti tristemente famoso e l'ho conosciuta grazie all'impegno di due volontarie che hanno fatto circolare su internet la sua foto e quelle di altri cani. Credo che abbia avuto dei piccoli che le devono essere stati tolti perché le sono rimasti i capezzoli lunghi come se allattasse; da una radiografia fatta, le ultime tre vertebre della schiena risultano saldate tra loro, probabilmente a seguito di una frattura da percosse (ha paura delle scope e di qualsiasi bastone). Questo però le dà un'andatura ancheggiante come quella di Marilyn Monroe nel film Niagara (1953) di Henry Hathaway, cosa che fa impazzire i cani maschi che la incontrano e verso i quali, se sono dei bei ragazzi, si dimostra molto intraprendente, anche se, essendo stata sterilizzata, il tutto rimane su un livello di gioco, con qualche frustrazione per i pretendenti. Zazie piace molto anche alla gente e ai bambini, che però non piacciono a lei e ai quali ringhia e mostra i denti se si mostrano troppo invadenti. Sta con me in libreria dove all'inizio ha provato a rosicchiare un paio di libri, propendendo poi definitivamente per la cultura orale. La sua specializzazione è l'abbaiare risentito verso i clienti che si permettono di entrare dopo l'orario di chiusura. Le sono cordialmente antipatici anche quelli che fanno jogging, skateboard e che vanno in bicicletta sui marciapiedi, come pure le persone alte, specialmente se vestite di nero e con il cappello. Con me è estremamente affettuosa e protettiva, molto gelosa e preoccupata che non sia a portata di fiuto: quando esco dalla doccia con il mio odore naturale modificato dal bagnoschiuma ci vuole sempre un buon quarto d'ora di coccole e sfregamenti rituali per ristabilire i legami.
Quando mi chiedono di che razza sia in genere rispondo "canina"; se chi me lo chiede ha l'aria spocchiosa invece sparo un "australian cattledog", bovaro australiano, al quale in effetti assomiglia abbastanza: se ne vede un esemplare nel film Australia (2008) di Baz Luhrmann. In realtà credo si tratti di un incrocio tra un Labrador e un lupoide: tecnicamente è quindi un bastardo, è nata così.
Quello della foto in alto a destra, invece, si è fatto da solo.

( La battuta è tratta dal bellissimo film I professionisti (The Professionals) (1966) di Richard Brooks)

giovedì 24 giugno 2010

IMPARATE DAGLI ANIMALI, BESTIE!

Nella puntata di "Superquark" del 24 giugno, nella rubrica sul comportamento animale, l'etologo Danilo Mainardi riferisce di tre casi di comportamento solidale e altruistico: un cane husky che nel Nord America difende il suo padrone dall'attacco di un'orsa bruna (aveva i cuccioli da proteggere, peraltro) permettendo all'uomo di rifugiarsi su un albero e rimanendo ai suoi piedi a difesa per diciassette ore; un gruppo di delfini che, con abile gioco di squadra, allontanano uno squalo che aveva aggredito un surfista caduto in acqua; un'elefantina su una spiaggia dell'oceano indiano che avverte l'arrivo di uno tsunami e porta in salvo sulla sua groppa la ragazzina con la quale aveva fatto amicizia.
Alla domanda di Piero Angela se si trattava di comportamenti istintivi automatici o se c'era dell'altro, Mainardi rispondeva che gli etologi ci stavano ancora studiando su, ma che comunque tutti i tre casi riguardavano animali appartenenti a specie molto empatiche e intelligenti.
A differenza dei "nostri" leghisti subumani.

venerdì 18 giugno 2010

GLI ORSI DELLA LUNA

QUI, GUARDATE!

Stasera ho fatto il mio ordine, ho anche messo il miele e un anno di cure veterinarie; prossimamente adotterò un orso.
Perché? Perché sono una che ci crede, una che lotta, una che odia profondamente quelli che profittano dei deboli e i più deboli del mondo sono loro, che non parlano, non la nostra lingua, che non scioperano, che non possono fare nulla per difendersi, che nessuna tv intervista. Perché se non li proteggiamo e non li rispettiamo, difficilmente potremo farlo con i nostri simili. Perché se insegniamo ai bambini che siamo tutti quanti fonte di vita e che ci serviamo l'un con l'altro in pari grado, forse possiamo sperare che il mondo sarà migliore, che noi staremo meglio. Sono solo una stupida? Forse, ma magari i più stupidi sono quelli che lo pensano di me, e chissenefrega: amo essere stupida, amo non essere come loro.
Saramago sarebbe molto fiero di me, io sono fiera di me. Mio padre è morto 11 anni fa in questi giorni, vittima di un pirata della strada, non soccorso per ore; è morto dopo una giornata di speranza, ma ore di intervento non sono servite. Era una giornata limpida e azzurra in maniera innaturale, era troppo bella, ricordo tutto tranne la data. Papà mio amava gli animali, negli anni 70 aveva denunciato ai carabinieri (non c'erano le associazioni di oggi) il proprietario di un night che teneva come zimbello una scimmia, vestita da umano, la faceva bere e fumare (ma vi rendete conto?), allietava i clienti...Anche per mio padre l'ho fatto, anzi ho fatto quello che lui avrebbe fatto senza esitazione, facendo incazzare mia madre e facendosi dare dello stupido. Vizio di famiglia..

mercoledì 16 giugno 2010

la gattarola


buona notte

martedì 15 giugno 2010

DIARIO QUASI GIORNALIERO: AI TESTIMONIAL ECCELLENTI DELLA PUBBLICITA'

Non riesco a mettere il link al post che ho scritto il 6 marzo, sono mortificata, non ho fatto i compiti, sono una gran somara in blog: il voto è 4! Però lo trovate facilmente...


Continuerò a ridere delle cose che dice la signora Littizzetto? Conoscendomi, no...
Mi dispiace, ma - accidenti! - hai cosi' tanto bisogno di soldi, Luciana? Buttarsi via così...uffah. Ma ci credi sul serio a quelle minchiate dei polli liberi e vitelli sani? Ma ci credi veramente? MADDAI.
Non prendete il consumatore per il culo che poi diventa feroce, questa frase dovrebbe essere scolpita in marmo nelle testoline di ogni produttore, di ogni creativo e di ogni testimonial eccellente.

Non amo i macellai

Ma giuro che se sento ancora una volta il termine macelleria associato a sociale mediatico finanziario umano ecc. mi metto a urlare che copro anche le cazzo di trombette del mondiale.L' ennesima riprova che il nano dice e i poverini ripetono: basta.Basta.



Emma schifata rientra a casa,anche lei non ne può più

giovedì 10 giugno 2010

chi troppo vuole...

Fa una pessima foto,ma visto che è l'unica..
Avrei voluto le rose,il musetto di Teo,il capo (famiglia ) che soccorre un nuovo impianto,forse troppa luce?

giovedì 3 giugno 2010

Arcobaleni e unicorni

Ovvero della patetica imbecillità, che il tizio che ronfa a destra sia l'amante o il marito (probabilmente è l'amante, perché ha le basette lunghe). In ogni caso, povera Renee...


venerdì 28 maggio 2010

Charlotte Gainsbourg featuring Beck "Heaven Can Wait" (Director's Cut) D...




Oggi pomeriggio ho fatto l'RM, risonanza magnetica. Da mesi, dopo un violento strattone di Teo, ho male, mi alzo al mattino piegata come una vecchierella.
Io odio fare questa cosa, non sopporto il rumore che fa, mi ricorda quello che senti nei laboratori di vivisezione, mi ricorda la sofferenza di animali innocenti e sani ridotti a polpette per futili e stupidi motivi, per soldi.
Oggi però il mio cervello ha attivato un meccanismo di difesa, mi ha linkato questo bellissimo pezzo: ho chiuso gli occhi e ho rivisto il video che è magnifico, uno dei piu' belli visti mai e ho canticchiato "il paradiso può attendere" (che già è speranzoso) tanto dovevo stare ferma dalla pancia in giù, e poi cantavo piano…Insomma ne sono uscita benino, 30 minuti di clang clang prrrr tac prrr claang io li fottuti con Charlotte.
Se potete farlo guardate il video a schermo pieno, ne vale la pena, è splendido, divertente, pazzo. Pertinente, visto che il ritmo è quello, quello dell'infernale macchina...Sono felice di avere questo dono, sono stonata ma canto lo stesso e ogni momento della mia vita ha musica: senza non ci so stare, anche nei momenti piu' brutti.

giovedì 27 maggio 2010

Amy Winehouse - Fuck Me Pumps



Oggi giravo per casa smadonnando alla grande: avevo appena letto le ultime notizie, alla radio la voce del Sire mi ha scatenato un vortice di ira che pure i mici mi son stati alla larga. Fuck you, fottiti (stronzo): a furia di ripeterlo in varie tonalità mi ha fatto venire in mente questo video, che a parte la parolaccia nel testo non c'entra una beata, anzi lei mi piace tantissimo in questo pezzo, questa finta material girl bambinaccia scombinata e bella, peccato che adesso sia messa male, un vero spreco accidenti...

martedì 18 maggio 2010

LOLA HA 18 ANNI

Lunedì 17 la micialola ha compiuto 18 anni.
Sto cercando una sua foto da piccola,so di averne ma non le trovo accidenti al mio disordine, mi sto baloccando,ho rimandato, faccio finta di,ma ma in realtà sono triste perche' so che non saranno ancora tanti i compleanni della Lola,è già un bel traguardo essere riuscita a garantirle 18 anni di tenerezze e di salute,dovrei essere contenta e puntare ai 22 anni della micia Cocuzzella,la nostra dirimpettaia dell'altra casa.Domani cerco le foto,prometto.

venerdì 14 maggio 2010

Madonna mi fa paura

da quanto è brava.
e ironica.Dal film Dick Tracy.


Hanky Panky il titolo:
il testo non lo metto, è una roba troppo sessuale...cercatevelo

giovedì 13 maggio 2010

La Fisiognomica Oggi

trote e affini si considerino esclusi ,ovvio. Grande Lou Reed, A perfect day resta la mia personale chimera.

mercoledì 12 maggio 2010

trattasi di giochi pesanti

Ho passato il pomeriggio a giocare al dottore con il dentista.
Domani tocca all'ortopedico
E poi ci sono i giochi soliti,quelli di tutti i giorni ordinari e pesanti il giusto
Vado a dormire mio malgrado,in realtà avrei voglia di mettermi qualcosa di carino e andare in giro a far danni,ma è meglio se dormo.'notte

Mi sento Herman..

martedì 11 maggio 2010

voglio un ..

nuovo golfetto senza maniche, un gilet,ne ho bisogno visto che Teo si è mangiato  quello che avevo fatto quest'inverno. mi piace il colore che ho scelto,ma non riesco a decidere il tipo di punto,maglia rasata no le coste sono banali,quadretti e punto riso basta..foretti? quelli!
Ho preso il libro che vedete e mi sono accorta che ci sono errori nelle spiegazioni di due punti che mi piacevano e mi viene fuori una roba orrida.MA UFFA! Ma che vitaccia  se neanche di Maricler ci si può fidare..
Si, potrei mettermi a correggere e fare schemi e prove ma non ne ho la minima voglia,non oggi forse domani.
   ecco cosa mi ha distratta, un bel riassunto confortante!
no anche se tricottare in genere mi rilassa oggi non me la sento di stare ferma,meglio una passeggiata..

sabato 8 maggio 2010

Viva l'Italia (1979)




W L'ITALIA,con orgoglio nel 2010,oggi.

Rocco tiene d'occhio il mondo

ben protetto però
e fa bene 

giovedì 6 maggio 2010

Nina ha freddo

Nina ha sofferto il freddo da piccina, dorme sempre sui termosifoni,però adesso sono spenti e in casa fa freddo,noi umani abbiamo maglioni ma lei ha scoperto il tepore del decoder che c'è in cucina e non riesco a dissuaderla..
Sono preoccupata e non so come fare, temo per lei e anche per il decoder,si riempirà di peli e l'intrico le matasse di fili sono a rischio denti e unghie..Speriamo torni il sole,caspita siamo a maggio!