domenica 6 marzo 2011

SE NON ORA, QUANDO?

Quando i morti saranno talmente tanti che si parlerà di genocidio, oh, solo nelle alte sfere, deve essere un genocidio certificato, sennò non vale.
Mi è arrivata l'ingenua domanda di Veltroni come un pugno nello stomaco: "perché nessuno scende in piazza per il popolo libico?" Già, perché? Me lo domando anche io, che so che molti anni fa si è protestato per il Vietnam, per il Cile. E adesso? Tutti zitti e buoni che tanto tra 6 mesi ci sarà una tenda, ragazze da indottrinare e mani da baciare ancora una volta, come nulla fosse, ci scommetto.
Perché stiamo tutti a guardare?



1 commento:

  1. Aggiungo che: non amo Veltroni,e sono d'accordo con le motivazioni dei tanti che stanno spiegando il perché del non intervento emotivo, tuttavia non si tratta di manifestare contro la Guerra , o le guerre,quel che sta succedendo in Libia non è guerra, è eccidio,genocidio io non riesco a provare indifferenza,anche se "abbiamo già tanti guai noi qui".

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Nel caso lasciate la vostra opinione,fate in modo che io possa pensarvi con un nome,magari non quello vero se proprio non volete essere riconosciuti in mezzo a miliardi di persone,pensarvi come anonimi è brutto,mette tristezza