domenica 2 marzo 2014

2011 accidenti quanto tempo!

Non mi ero resa conto che fosse passato così tanto, ne sono dispiaciuta perché tenevo molto a questo blog, ma erano altri tempi.
Ora, dopo aver letteralmente toccato il fondo, ho bisogno di scrivere, ho bisogno di avere coraggio e mettere nero su bianco una serie di parole che mi fanno molto male.
Non ci giro attorno: mi sono ammalata in modo serio, e per me è stata una botta non da poco; sono sempre stata in ottima salute, ma evidentemente ne ho approfittato sentendomi eterna.
Ho avuto la mia diagnosi il 31 gennaio, dopo avere fatto tutti,  ma veramente tutti, gli esami che mi sono stati  "offerti" dalle strutture sanitarie.
Naturalmente visto che non mi faccio mancare nulla in fatto di eccentricità mi sono ritrovata un raro e semisconosciuto tumore, un adeno qualcosa solo in un pezzo di fegato. Tutto il resto è ok.
Il problema è stata la mia non accettazione della terapia, chemio bella pesante, tanto "robusta com'è lei, la sopporterebbe meglio di altri…"
"Facciamo che ci penso?", "Va bene". Questo l'ultimo colloquio con un luminare oncologo che nemmeno riusciva a guardarmi negli occhi parlandomi a mezzi denti.
Così sono uscita dal servizio sanitario e mi sono rivolta altrove.
D'ora in poi debbo pagarmi tutto, e fare molta attenzione ai risultati degli esami che farò per i normali controlli periodici perché potrebbero essere manipolati, brutta storia eh?
Ho chiamato Bologna, sono stata pochi giorni fa da un medico abilitato qui nella mia città (fantastica persona), ordinato a Bologna i farmaci e così martedì inizio la mia cura, a casa mia, sempre comunque monitorata dal medico fantastico. Sarò maneggiata con cura, morirà la parte malata preservando il resto. Questo approccio di terapia mi sembra una cosa molto sensata.
In questi mesi, girovagando in rete ho contato solo i morti di chemio, e quelli "sopravviventi" vivono una vita che non è vita, sempre in attesa che il cancro (o tumore che dir si voglia) rispunti in altri luoghi anche dopo parecchio tempo. E accade quasi sempre.
Sono obbligata a non nominare mai la cura con il nome del medico bolognese che l'ha ideata, potrebbero chiudermi il blog, e questa sarebbe un'altra seccatura che non merito.
Ecco, ci sono riuscita. Il più è fatto. Poi giorno dopo giorno farò i miei compiti a casa e racconterò i risultati.
Non solo quelli, anche le mie solite minchiatelle di lavori a maglia, di animali, di cibo, di musica, vita normale… e serena finalmente.

7 commenti:

  1. Grazie a te, cara Stellarossa.
    Grazie per essere arrivata a me
    grazie per esserti palesata, scrivendomi
    grazie per avermi condotto fino a te
    grazie per avermi offerto l'opportunità di leggerti
    GRAZIE
    Fermamente convinta che nulla accada per caso
    Un abbraccio infinito
    a presto

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  2. Benvenuta Mistral
    in effetti mai nulla accade per caso
    a presto

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  3. Brava. Ottimo passo avanti, vedrai che scrivere ti darà molta serenità. Ti penserò spesso. In bocca al lupo. (che come insegna l'orsa, è un bellissimo augurio)

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  4. Hai lasciato un commento sul mio blog e sono venuta a cercarti. Adesso voglio solo augurarti tutto il meglio ed una guarigione veloce, aggiungo solo che farei anch'io la tua scelta.

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  5. Certo che questo "luminare" che non ha neanche il coraggio di guardarti negli occhi né l'umiltà di ammettere di non sapere che pesci pigliare preferendo affidarsi alle soluzioni "automatiche" ("tanto se si rallenta o si rimanda il problema a prezzo di pesanti sofferenze e danni collaterali incontrollabili, mal che vada migliorano le statistiche") è proprio un bel cialtrone. Magari è bravissimo a interpretare le analisi, ma la funzione del medico dovrebbe essere quella di "curare la malattia per guarire il paziente" non per arricchire il curriculum: ma se si giudicasse la "luminarità" dal numero delle persone salvate invece che (se va bene…)
    dal numero di pubblicazioni "scientifiche" probabilmente parecchi si specializzerebbero in flatulenze. Fortunatamente puoi permetterti altre strade e ancora più fortunatamente avrai bisogno solo di un po' di aiuto esterno per guarire, ma tutti gli altri?

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  6. Quando leggo storie come la tua mi monta dentro una grande rabbia. Non voglio dire che ci siano malattie più gravi o importanti di latre, perchè ognuno affronta il proprio dolore nei tempi e nei modi che meglio preferisce. Però ci sono malattie che ci fanno star male "dentro" e non comprendere che l'approccio deve essere sensibile, oltre che professionale, è da rigidi scienziati.
    Ad ogni modo spero che il tuo spirito sia sempre forte e che torni presto a parlare di tutte le altre piccole cose che ti rendono felice....come ad esempio la maglia (che io son curiosa!).
    UN abbraccio
    Giusi

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  7. Io spero tanto che tu stia bene, non scrivi e non commenti da un po', ho cercato una tua email, ma non l'ho trovata, così scrivo qui, nella speranza che tu possa leggere e che tu riesca a rispondere per rassicurarmi sul tuo stato di salute.
    Un abbraccio

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Nel caso lasciate la vostra opinione,fate in modo che io possa pensarvi con un nome,magari non quello vero se proprio non volete essere riconosciuti in mezzo a miliardi di persone,pensarvi come anonimi è brutto,mette tristezza